Comunicato stampa del Comune dell’Aquila

Il 24 dicembre 2020 il MiSE – Ministero dello Sviluppo Economico, ha reso nota la graduatoria relativa all’avviso pubblico del 3 Marzo 2020 per la selezione di progetti proposti da parte delle Amministrazioni
Comunali per il Programma di supporto tecnologie emergenti (FSC 2014-2020) e, più in particolare, all’intervento di Asse I relativo alle Case delle Tecnologie Emergenti. Tale intervento, ha stabilito che la prima “Casa” fosse realizzata a Matera, capitale della Cultura 2019, con un finanziamento fino a 15 milioni di euro, mentre la restante quota, pari ad almeno 25 milioni di euro, fosse destinata al finanziamento di progetti presentati dalle amministrazioni comunali delle città oggetto di sperimentazione 5G.
Con il Programma di supporto alle tecnologie emergenti, il MiSE finanzia la realizzazione sul territorio di centri di trasferimento tecnologico volti a supportare progetti di ricerca e sperimentazione verso PMI e start-up, sui temi aventi ad oggetto l’utilizzo di blockchain, Internet of Things (IoT) e Intelligenza Artificiale, collegati allo sviluppo delle reti di nuova generazione 5G.
L’iniziativa mira a mantenere per il nostro paese la posizione di vantaggio nel contesto Europeo acquisita con le attività di sperimentazione 5G concluse a Giugno 2020 anche nella ancor più rilevante fase di dispiegamento del potenziale di questa tecnologia in chiave di sviluppo di nuova imprenditorialità. Essere coinvolta in questo processo vuol dire per la città dell’Aquila avere la possibilità di acquisire padronanza di un nuovo modello di sviluppo che prevede la presenza contemporanea della ricerca, del trasferimento tecnologico, delle imprese e dei sistemi territoriali, tramite la costituzione di un vero e proprio “Ecosistema Innovativo”.
Il progetto presentato dall’amministrazione comunale della città dell’Aquila è stato selezionato per la realizzazione di SICURA, la “caSa Intelligente delle teCnologie per la sicURezza – l’Aquila” che mira alla
creazione di un centro di supporto all’innovazione e all’inserimento nel contesto produttivo delle conoscenze tecnologiche di alto livello, sviluppate da università e centri di ricerca e abilitate dalla tecnologia 5G, relativamente al tema della sicurezza delle infrastrutture, dell’ambiente e delle città, mediante l’impiego di soluzioni basate su IoT, intelligenza artificiale e con specifica attenzione al tema della cyber security.

La rete 5G rappresenta, infatti, un grande abilitatore tecnologico per applicazioni di estrema rilevanza per il contesto italiano e comunitario in generale e in particolare un fattore imprescindibile per applicazioni relative alla prevenzione e mitigazione degli effetti derivanti da eventi critici ed il supporto nella gestione delle fasi emergenziali. Lo standard 5G si caratterizza, tra l’altro, per la capacità di connettere fino a un milione di dispositivi per chilometro quadrato (IoT massivo) e di garantire alta affidabilità e tempi di trasmissione controllati e garantiti (ultra Reliable Low Latency Communications – uRLLC). Con riferimento alle attività di SICURA, la tecnologia 5G consente ad esempio di raccogliere, elaborare e integrare una grande quantità di informazioni provenienti dal campo per identificare potenziali vulnerabilità, sia in condizioni ordinarie, sia durante eventi critici, grazie alla capacità della rete di offrire garanzie di qualità specifiche per i servizi di emergenza e di disaster management, tipicamente mission e safety critical.
In questo contesto l’Università degli Studi dell’Aquila fornirà un importante contributo alle attività di SICURA in diversi ambiti di ricerca avanzata mettendo a disposizione la propria pluriennale esperienza in termini di
trasferimento tecnologico e presidiando, con approccio spiccatamente multidisciplinare, gli ambiti scientifici relativi a: tecnologie e sistemi per le telecomunicazioni, Multiaccess Edge Computing (MEC), intelligenza artificiale, sistemi embedded, ingegneria del software, cybersecurity, sicurezza nei processi edilizi, geologia, tecnologie diagnostiche per i beni culturali, urbanistica e pianificazione, fisica dell’atmosfera e sistemi di trasporto intelligenti.
Allo stesso tempo l’Università degli Studi dell’Aquila metterà a disposizione di SICURA dotazioni tecnologiche e di laboratorio quali, tra le altre: i laboratori del progetto INCIPICT (http://incipict.univaq.it), il laboratorio nazionale CNIT di reti fotoniche (http://fibers.cnit.it), il laboratorio MEC, il laboratorio di tecnologie diagnostiche, il laboratorio automotive Ex-EMERGE (http://exemerge.disim.univaq.it), il
laboratorio di fisica dell’atmosfera e il laboratorio nazionale CINI di cybersecurity.
Infine, l’Università degli Studi dell’Aquila attiverà la propria rete di relazioni scientifiche in numerosi ambiti scientifici quali la sensoristica in fibra ottica per applicazioni di sensing concentrate (Università del Sannio) e distribuite (Università di Padova); il monitoraggio strutturale data-driven orientato alla descrizione dello stato di sicurezza delle infrastrutture (Università di Roma “La Sapienza”); la simulazione avanzata e Interaction Design tramite realtà virtuale (Politecnico di Milano e Politecnico di Torino) e lo Structural Health Monitoring and Control (Columbia University).

Oltre al Comune dell’Aquila e l’Università degli studi dell’Aquila, completano le attività di SICURA, quali partner di progetto, il Gran Sasso Science Institute – GSSI, che si occuperà sia della mappatura delle
competenze che le imprese, con particolare attenzione a quelle del territorio Abruzzese, esprimono rispetto alle “tecnologie per la sicurezza” alla base di SICURA s della valutazione dell’impatto sull’economia del territorio; ZTE Innovation and Research Centre – ZIRC, che metterà a disposizione l’architettura 5G end-to-end presente nel centro di ricerca Aquilano e infine il Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale – CUEIM, che si occuperà di definire il processo di capitalizzazione, ovvero l’assimilazione dei risultati ottenuti da SICURA.

In questo scenario, le attività di ricerca e sviluppo e la formazione di competenze specifiche, attraverso programmazioni in partenariato tra Università, enti di ricerca e mondo dell’industria, costituiscono prerequisiti essenziali per la costituzione della Casa delle Tecnologie Emergenti che promuova la collaborazione internazionale, l’accesso a ulteriori finanziamenti sul mercato della ricerca e il trasferimento tecnologico a livello locale, nazionale e internazionale, con ricadute economiche e occupazionali dirette e indirette.
Alimentare questo interessante e vivace ecosistema e consolidarne le basi rappresenta l’azione strategica da mettere in campo oggi, con la consapevolezza che il potenziale di ricaduta sul territorio di una simile iniziativa, nel medio-lungo periodo, avrà dimensioni e consistenza tali da rappresentare la piattaforma sulla quale produrre nuovi e ancora più sfidanti modelli di sviluppo.